“Un’assemblea può andare bene o male, l’importante è che riusciamo a dare risposte alle nostre imprese. Oggi avevamo risposte importanti da dare: dopo aver denunciato lo scorso anno il grave problema di ricerche di personali delle nostre imprese, dovuto principalmente all’inverno demografico, quest’anno volevamo offrire delle soluzioni ai nostri associati”. Lo ha detto il presidente della Cna, Dario Costantini, tracciando un bilancio al termine della prima parte dell’Assemblea nazionale della Confederazione, intitolata ‘Giovani e lavoro, sfide e soluzioni per artigiani e Pmi’, che si è svolta a Roma all’Auditorium del Massimo all’Eur.
Questo, ha sottolineato Costantini, “lo abbiamo fatto implementando le ore di formazione erogate in tutta Italia – siamo arrivati a 2 milioni 2023 – e lo abbiamo fatto esplorando mondi nuovi, ovvero siglando due protocolli: uno con la comunità di San Patrignano e uno con la comunità di Sant’Egidio, per avvicinare giovani svantaggiati e inserirli nelle nostre aziende che riteniamo siano luoghi ideali per accoglierli. A giorni poi firmeremo con il ministro Valditara un accordo per riavvicinare i giovani all’artigianato, mettendo in campo anche le nostre imprenditrici e i nostri imprenditori come docenti”.
Inoltre, ha proseguito il presidente della Cna, “come si è visto e sentito anche quando i giovani stessi hanno parlato, perché abbiamo lasciato loro il palco, siamo andati nei mesi scorsi in Egitto perché ormai da due anni stiamo lavorando sui corridoi professionali. Dal dicembre dell’anno scorso abbiamo chiesto e ottenuto un tavolo tecnico con il ministro degli Esteri e degli Interni, con il ministero del Lavoro e l’Unione europea, perché abbiamo scritto il primo progetto europeo sui corridoi professionali. Abbiamo di conseguenza fatto un accordo con la Don Bosco del Cairo – una scuola che nel 2026 compierà cent’anni e dove i ragazzi si diplomano in lingua italiana – e con l’Istituto di Cultura Italiana, dove nei sei mesi post diploma andremo a formare questi giovani, facendo loro capire quali sono i termini tecnici dei nostri mestieri e, per il bene dell’integrazione, anche le regole e la cultura del nostro Paese”.
Questo, ha concluso Costantini, “perché noi abbiamo bisogno di giovani che vengono nelle nostre imprese per rimanerci, quindi è un progetto fondato innanzitutto sull’integrazione”.
A PMI SERVONO 1,7 MLN LAVORATORI ENTRO 2028
“Le micro e piccole imprese nei prossimi 5 anni devono assumere 1,7 milioni di lavoratori tra turn over e aumento degli organici”, ha detto ancora il presidente della Cna, Dario Costantini, nella sua relazione, sottolineando “le crescenti difficoltà nel trovare personale”.
“L’inverno demografico- ha aggiunto Costantini- è la grande emergenza. Soltanto negli ultimi 10 anni abbiamo perso 2 milioni di giovani tra i 20 e i 40. Sono 300mila i giovani che hanno lasciato l’Italia e sono quasi 2 milioni i ragazzi che non studiano e non lavorano. È nostro dovere dare risposte alle imprese”, ha proseguito il presidente della Cna, spiegando che “nel 2023 abbiamo raggiunto le 2 milioni di ore di formazione per mestieri sempre più avanzati tecnologicamente”.
PROTOCOLLO CON MIM PER AVVICINARE GIOVANI AD ARTIGIANATO
“A breve ci sarà la firma di un protocollo con il ministero dell’Istruzione e del Merito per sensibilizzare i giovani verso il lavoro artigiano” ha poi annunciato Costantini.
“Stiamo realizzando in Egitto- ha ricordato- il primo progetto europeo sui corridoi professionali per l’artigianato con la collaborazione dei ministeri degli Esteri, dell’Interno, del Lavoro e dell’Unione europea”. Cna ha inoltre ha sottoscritto due protocolli “con la Comunità di Sant’Egidio e con quella di San Patrignano per l’inserimento di giovani svantaggiati nelle nostre aziende, luoghi familiari e protettivi”.
MATTARELLA: GIOVANI E TECNOLOGIE PER ITALIA PIÙ COMPETITIVA
“L’artigianato, le medie, le piccole e le microimprese costituiscono una forza del tessuto economico del Paese e si contraddistinguono anche come eccellenze nei mercati globali. La creatività, la passione, l’esplorazione del futuro proprio alle imprese di dimensione minore sono una ricchezza che alimenta l’intero sistema economico”. Lo ha detto il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, in un messaggio inviato in occasione dell’Assemblea nazionale della Cna.
Per il capo dello Stato “le reti produttive del mondo delle piccole e medie imprese con la flessibilità che le caratterizza vanno sostenute nella loro crescita rappresentando un volano di investimento sul futuro. Qualificazione professionale e formazione sono fattori chiave su cui calibrare l’adozione di politiche attive del lavoro volte a facilitare l’ingresso dei giovani in ogni forma e struttura imprenditoriale con particolare riguardo al segmento dell’artigianato modello produttivo di prossimità in grado di generare fenomeni positivi capaci di fungere da catalizzatore di generare sviluppo locale in territori gravati da abbandono e spopolamento”.
Gli artigiani, ha sottolineato ancora Mattarella, “rappresentano una forza sociale importante e da loro dipende una parte cospicua del progresso italiano. Nell’auspicio che dalla vostra assemblea emergano proficui spunti di riflessione, rivolgo a tutti i presenti auguri di buon lavoro”.
“La capacità di creare valore richiede di individuare e accompagnare le evoluzioni dei processi produttivi ottimizzando l’organizzazione delle filiere con l’apporto di conoscenze e competenze offerto dalle nuove tecnologie e dal prezioso contributo delle giovani generazioni” ha aggiunto.
Per Mattarella “l’inclusione dei giovani realizza un modello virtuoso in grado di rendere l’Italia ancor più competitiva nel contesto internazionale creando le condizioni per una crescita sostenibile equilibrata e duratura esemplare sostegno alla coesione sociale”.
URSO: ENTRO 2024 LEGGE PMI IN CDM, AGGREGAZIONE E COMPETENZE
“Entro la fine di quest’anno presenterò in Cdm una normativa prevista nel 2011, una prima legge annuale sulle Pmi che prevederà un incentivo all’aggregazione e una norma che faciliterà il passaggio generazionale, anche delle competenze”. Lo ha detto il ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, in occasione dell’Assemblea nazionale della Cna – Artigiani Imprenditori d’Italia, intitolata ‘Giovani e lavoro, sfide e soluzioni per artigiani e Pmi’.
VALDITARA: SERVE SISTEMA FORMATIVO IN GRADO OFFRIRE COMPETENZE
“Unioncamere stima che nel 2027 il 47% delle richieste di nuovi occupati da parte delle imprese e del sistema imprenditoriale nel suo complesso non sarà coperto perché il sistema scolastico non è in grado di offrire le competenze corrispondenti. Si stima anche che questa inadeguatezza del sistema scolastico comporterà una perdita di Pil di 35 miliardi di euro. Quando si deve ragionare sul futuro del nostro Paese si deve partire da qua, cioè da un sistema formativo che sia in grado di offrire a imprenditori quei tecnici e quei lavoratori qualificati che possano contribuire a mantenere alta la competitività delle nostre imprese”. Lo ha detto invece il ministro dell’Istruzione e del Merito, Giuseppe Valditara, sempre in occasione dell’Assemblea nazionale della Cna – Artigiani Imprenditori d’Italia, intitolata ‘Giovani e lavoro, sfide e soluzioni per artigiani e Pmi’.