SOFFIO VENTO UCCELLI: l’installazione sonora di Juan Pablo Macías

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Martedì 17 Settembre alle ore 18.00 verrà presentata SOFFIO VENTO UCCELLI, l’installazione sonora di Juan Pablo Macías, alla Torre del Girone nel Comune di Peglio (PU), nell’ambito del format “Vivaio Peglio” all’interno di Happennino Festival dell’Entroterra. Il progetto è una nuova tappa di “Blu: il colore della cuccagna”, il progetto diffuso di Pesaro 2024 – capitale italiana della cultura attuato da Casa Sponge. Installazione attiva dal 17 al 22 settembre dalle ore 6.00 alle 20.00 a Torre del Girone, Peglio (PU).

 

Resonances in Le partage de l’air: tonicité de la langue portée par le vent. La risonanza è l’effetto di una ripercussione: un’eco, un riverbero (Meris Angioletti su Plastik). Così le voci che si manifestano nell’opera sonora Soffio Vento Uccelli (sincronia di un soffio solo) dell’artista Juan Pablo Macías risuonano il soffiare del vento e il cantare degli uccelli. Invitato da Casa Sponge a produrre un’opera collettiva, in pieno evento pandemico nel 2020 a Pergola (PU), l’artista ha proposto agli abitanti di condividere i loro respiri imitando il vento e gli uccelli più diffusi nella Regione Marche. Per il Peglio, l’opera prodotta da Casa Sponge, sarà oggetto di una installazione sonora integrata perfettamente nella architettura della torre del Girone, dopo esser stata esposta nel 2021 in un solo show dedicato a Macías nello spazio di Gian Marco Casini Gallery presso la principale fiera d’arte contemporanea in Italia: Artissima. Inoltre con la stessa opera nel 2023 ha ricevuto il premio Because Of Many Suns di Collezione Taurisano, Napoli, all’interno della fiera Art-O-Rama di  Marsiglia.

 

Il lavoro di Juan Pablo Macías (nato a Puebla, Messico, nel 1974, vive e lavora a Livorno, Italia) è una ricerca sul pensiero anarchico come critica della rappresentazione, e si articola attraverso differenti processi e forme. Progetti editoriali, poesia, video, installazioni, performance, servono come ambiti per evidenziare diverse situazioni prodotte dall’incontro tra il sapere-istituito e sapere-insurrezionale, o tra il sistema della rappresentazione e l’affettività. Macías è redattore capo di TIEMPO MUERTO journal (2012-ongoing) e WORD+MOIST PRESS (2014-ongoing), due progetti editoriali su anarchismo e pensiero libertario. Macías ha anche concepito BAS – Banca Autonoma di Sementi Liberi da Usura (2014) in Abruzzo, mettendo insieme sementi, piante e pensiero anarchico; così come la galleria Salvator Rosa. Il suo lavoro è stato esposto al Musée d’Art Moderne de la Ville de Paris, Casino Luxembourg Maison Rouge Paris, Confort Moderne Poitiers, Villa Romana, Firenze, tranzitdisplay a Praga, National Center for Contemporary Art, Mosca. A Città del Messico, al Museo Universitario de Arte Contemporáneo (MUAC), Museo de Arte Moderno (MAM), MUCA, Museo Carrillo Gil, Museo Ex Teresa Arte Actual, Sala de Arte Publico Siqueiros (SAPS), Museo Amparo, Puebla. Ha preso parte alla Biennale di Istanbul, a quella di Jakarta e di Yinchuan. È stato residente della Fondazione Antonio Ratti di Como, Database a Carrara, Guilmi Art Project in Abruzzo, La Stanza della Seta in Sicilia e della Josef and Anni Albers Foundation in Senegal. Il suo lavoro è parte di numerose collezioni tra cui quella del Museo Amparo (MEX), Collezione la Gaia (IT), Nomas Foundation (IT), Colección Adrastus (ES), Collezione Taurisano (IT). Le sue collane Tiempo Muerto e WORD+MOIST PRESS sono parte della collezione della Biblioteca Kandinsky del Centre Pompidou (FR).

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