Dal 1 al 17 settembre 2023 torna MArCHESTORIE

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Dal 1 al 17 settembre 2023 tornano ad animarsi i borghi marchigiani, preziosi scrigni di tradizioni, racconti e leggende. Grazie a un bando predisposto dalla Regione Marche sono 32 i progetti, che coinvolgono 51 Comuni e 8 reti nella terza edizione del Festival. L’iniziativa, presentata oggi ad Abbadia di Fiastra, è sostenuta dalla Regione Marche e fortemente voluta dall’Assessore regionale alla Cultura, gestita e promossa da Fondazione Marche Cultura e AMAT – Associazione Marchigiana Attività Teatrali.

MArCHESTORIE è il Festival che racconta la Regione attraverso le sue peculiarità, le sue tradizioni e le sue leggende coinvolgendo tutto il territorio marchigiano, dal mare alle montagne. L’intento è quello di far conoscere gli antichi borghi, le fortezze medievali, le splendide piazze e le numerose chiese, di far riscoprire l’immaginario collettivo marchigiano fatto di narrazioni e tradizioni, miti e leggende, aspetti devozionali e credenze popolari, ma anche di far assaporare i piatti tipici, seguendo le trame di una conoscenza che si fa spettacolo e divertimento.

Obiettivi principali sono il rilancio dell’immenso patrimonio costituito dai borghi in un‘ottica di destagionalizzazione dell’offerta turistica con le conseguenti positive ricadute su tutto l’indotto, la valorizzazione dei borghi e del patrimonio costituito dalle storie e quindi dalla realtà immateriale dei luoghi che li riempiono di significato per preservare la memoria e l’identità della Regione.

Dal 1 al 17 settembre – per tre weekend consecutivi dal venerdì alla domenica, tra le ore 18 e le 24 – turisti e visitatori potranno esplorare i piccoli centri marchigiani del cratere del sisma, della dorsale appenninica e della costa dove troveranno un’offerta continua di eventi, con almeno una rappresentazione al giorno per un totale di 3 spettacoli, a cui si affiancherà l’apertura dei luoghi della cultura delle Marche: chiese e palazzi storici, teatri, biblioteche, musei e collezioni ma anche negozi e ristoranti. Previste inoltre visite guidate, mostre, rievocazioni storiche in costume, dimostrazioni, degustazioni di prodotti tipici, appuntamenti enogastronomici e mercatini dell’artigianato.

Dai racconti e dalle tradizioni di MArCHESTORIE – commenta il presidente della Regione Francesco Acquaroli – emerge l’affascinante patrimonio culturale e identitario della nostra terra. Come in una trama, si scorge tra le righe della narrazione quel filo sottile che crea un legame di vicinanza tra i tanti, tantissimi borghi marchigiani, e disegna un quadro su cui è impresso il grande valore unitario della tradizione marchigiana. Questa tradizione è il nostro valore aggiunto che intendiamo promuovere e far conoscere oltre i confini regionali, contribuendo alla costruzione di un’offerta turistica ampia, articolata e destagionalizzata. Le storie dei nostri borghi tendono idealmente la mano a chi avrà la curiosità di scoprire quello che vi è di più nascosto e genuino, per vivere così pienamente un’esperienza completa di tutte le Marche”.

“L’idea al centro di MArCHESTORIE –  afferma l’onorevole Giorgia Latini, vice presidente della VII Commissione Cultura, Scienza e Istruzione – è quella di valorizzare i borghi e le aree interne. Attraverso il racconto e le diverse forme espressive riusciamo a comporre un unico grande affresco in grado di rappresentare le peculiarità delle nostre Marche. Il successo di pubblico delle prime due edizioni, l’adesione dei Comuni, che si riconferma anche quest’anno, dimostrano che questa impostazione funziona. Ci dicono inoltre che è ampiamente condivisa la doppia finalità di attrarre turisti e di consolidare la conoscenza della nostra identità affinché diventiamo noi stessi promotori di ciò che siamo”.

“Il Festival MArCHESTORIE – spiega Chiara Biondi, assessore regionale alla Cultura – si conferma un evento che contribuisce a evidenziare l’enorme patrimonio della tradizione marchigiana sotto molteplici aspetti: storico, artistico, enogastronomico. Dalla cultura nasce ricchezza e nascono opportunità di sviluppo e crescita per i tanti Comuni del nostro territorio. E’ anche per questo che è nata la legge sui borghi; un’iniziativa di grande importanza che ridà nuova vita e nuova luce alle nostre bellissime località distribuite dalla costa all’entroterra. Il successo di MArCHESTORIE, che prosegue anche nella sfida lanciata di rafforzare le reti in ambito culturale, conferma la bontà e la lungimiranza dell’idea alla base della manifestazione”.   

Cosa rende unico, riconoscibile un luogo? Cosa lo riempie di significato e di conseguenza ci porta a sceglierlo? Il suo vissuto, la storia, le suggestioni e le leggende che lo animano. Credo sia questa l’intuizione che ha portato al Festival MArCHESTORIE – dice Andrea Agostini, presidente della Fondazione Marche Cultura – una rassegna che invita i visitatori a scoprire il patrimonio marchigiano non solo dal punto di vista delle sue bellezze, ma a conoscerne il fascino e ad immergersi in un patrimonio di racconti e tradizioni popolari di cui la nostra regione è ricchissima. Durante il Festival si potranno conoscere le Marche più autentiche attraverso un programma capillare che toccherà borghi suggestivi di tutte le province, spaziando tra costa e montagna. Crediamo in questa manifestazione che sposa perfettamente la mission di Fondazione Marche Cultura, tesa a valorizzare bellezze, peculiarità e talenti della nostra terra”.

Quest’anno MArCHESTORIE si avvale della collaborazione della Camera di Commercio delle Marche attraverso un Protocollo d’intesa, firmato con il presidente Gino Sabatini, per valorizzare i prodotti del territorio.

Il prossimo appuntamento con MArCHESTORIE, che vede la direzione artistica di Paolo Notari, è fissato per mercoledì 26 luglio in Piazza della Libertà davanti la Rotonda a Mare di Senigallia alle ore 21 con MArCHESTORIE SHOW – Aspettando il Festival, con la conduzione di Alvin Crescini. I borghi racconteranno le storie che andranno in scena a settembre per la terza edizione del Festival.

Nel 1° weekend del Festival, da venerdì 1 a domenica 3 settembre, gli eventi in programma saranno: ASCOLI PICENO / CASTEL TROSINO – La regina, il cavalier, l’arme e l’amore; CANTIANO – Maledicto Arnese de Guerra; CIVITANOVA MARCHE / CIVITANOVA ALTA – Civitarcana. Mistero e leggende a Civitanova Alta; ESANATOGLIA e VALFORNACE – Da Varano: principi, mercanti, mercenari, santi e mecenati nell’Italia centrale; FERMO / TORRE DI PALME – I Piceni: dall’antica Palma al nuovo Borgo; MONTEDINOVE – Il Romanticismo dei Sibillini contro tutte le guerre; MONTEMONACO – Il Guerin Meschino e la Sibilla; MUCCIA – Muzio il mancino; PORTO SAN GIORGIO – Rocca Tiepolo. Scrigno e fortezza della storia sangiorgese; SASSOFERRATO – Tra Borgo e Castello… Sassoferrato n’duello; VISSO – La montagna sacra; SERVIGLIANO, BELMONTE PICENO, MONTELEONE DI FERMO, SMERILLO – Tracce dal sottosuolo.

Nel 2° weekend del Festival, da venerdì 8 a domenica 10 settembre, gli eventi in programma saranno: ACQUALAGNA – La via di casa; APPIGNANO – La notte del Bellente; CASTELRAIMONDO – Historie de lo Castrum Raimondi; CINGOLI – La regina senza nome; CUPRA MARITTIMA – Il Capitano e la Strega; CAMERINO e GAGLIOLE – Da Varano: principi, mercanti, mercenari, santi e mecenati nell’Italia centrale; FIASTRA – La montagna sacra; FORCE, VENAROTTA e PALMIANO – La Costa dei guai. Il lato oscuro del Piceno; GUALDO – Gualdo…che spettacolo! I sogni che diventano realtà; MATELICA – Boldrino Capitano di Ventura;  MONTEFORTINO – Il Guerin Meschino e la Sibilla; MONTEPRANDONE – Intra moenia. Dal cavalier Prandone a uno spettacolo di comunità; POTENZA PICENA – In arte Montesanto: la vecchia scuola. Sulle orme del Professor Giuseppe Asciutti; ROTELLA – Il Romanticismo dei Sibillini contro tutte le guerre; SIROLO – Sirolo è ancora il mare.

Nel 3° weekend del Festival, da venerdì 15 a domenica 17 settembre, gli eventi in programma saranno: AMANDOLA – Il Romanticismo dei Sibillini contro tutte le guerre; CERRETO D’ESI – Da Varano: principi, mercanti, mercenari, santi e mecenati nell’Italia centrale; FALCONARA MARITTIMA – Lo castello antiquo; GENGA – Infra Saxa; MONTALTO DELLE MARCHE, MONTE RINALDO, MONTE SAN MARTINO – Storie di castelli scomparsi; MONTECOSARO – La montagna sacra; MONTEGALLO – Il Guerin Meschino e la Sibilla; MONTE VIDON COMBATTE, MONTOTTONE, ORTEZZANO – I farfensi tra signorotti e pover’uomini; SAN GINESIO – Risvegli. Della Fornarina e di altre resilienze sanginesine; SAN LORENZO IN CAMPO – Anima; SAN SEVERINO MARCHE – Dalla distruzione di Civitella alla fondazione del castello di Serralta; SARNANO – Rinaldo il Grande. Il testamento; SENIGALLIA – Un chierico per salvare la corte ducale.

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