La Commissione UE ha presentato un pacchetto legislativo volto a ridurre drasticamente l’impronta di carbonio del settore del trasporto merci, ridurre la burocrazia nel trasporto di merci attraverso i confini e rendere obbligatorio un quadro standard per calcolare le emissioni per le aziende scelgono di pubblicare le proprie emissioni o di condividerle con i propri partner commerciali
Rendere il trasporto merci più efficiente e sostenibile, migliorando la gestione dell’infrastruttura ferroviaria, offrendo maggiori incentivi agli autocarri a basse emissioni e aumentando le informazioni sulle emissioni di gas a effetto serra delle merci.
Con l’obiettivo di aumentare l’efficienza del settore dei trasporti, aiutandolo a contribuire all’obiettivo di ridurre le proprie emissioni del 90 % entro il 2050, come stabilito nel Green Deal europeo, consentendo nel contempo al mercato unico dell’UE di continuare a crescere, la Commissione UE ha adottato l’11 luglio 2023 la Comunicazione “Greening Freight Transport” e la proposta di 3 atti legislativi:
– un Regolamento sulla contabilizzazione delle emissioni di gas serra dei servizi di trasporto;
– un Regolamento sull’utilizzo della capacità dell’infrastruttura ferroviaria nello spazio ferroviario europeo unico;
– una Direttiva che modifica la Direttiva 96/53/CE del Consiglio relativa alle dimensioni massime di taluni veicoli stradali circolanti all’interno della Comunità le dimensioni massime autorizzate in ambito del traffico nazionale e internazionale i pesi massimi autorizzati.
La Commissione UE sottolinea come il trasporto merci è un po’ la spina dorsale del mercato unico dell’UE: rifornisce supermercati, fabbriche e farmacie e consente alle imprese europee di vendere i loro prodotti in tutto il continente e oltre. Nel 2020 circa 6 milioni di persone lavoravano nel settore del trasporto merci dell’UE. Tuttavia, il trasporto merci è responsabile anche di oltre il 30 % delle emissioni di CO2 prodotte dai trasporti. Via via che l’economia dell’UE crescerà, è probabile che crescano anche le emissioni, se non saranno adottate misure di decarbonizzazione: il trasporto merci dovrebbe crescere di circa il 25 % entro il 2030 e del 50 % entro il 2050.
Il pacchetto di proposte adottate rientra in uno sforzo più ampio volto a rendere la mobilità e i trasporti più sostenibili. Si basa sulle componenti chiave del Pacchetto “Fit for 55”, come i suoi obiettivi per le stazioni di ricarica e rifornimento e per la diffusione di carburanti sostenibili nel trasporto aereo e marittimo.
Il pacchetto completa, inoltre, la proposta della Commissione di aggiornare la sua politica in materia di rete transeuropea dei trasporti (TEN-T) attraverso incentivi e requisiti per lo sviluppo delle infrastrutture e realizzando una migliore integrazione dei diversi modi di trasporto in un sistema di trasporto multimodale. Contribuiscono ad aumentare l’efficienza anche le tecnologie digitali, tra cui il sistema europeo di gestione del traffico ferroviario e l’accoppiamento automatico digitale per il trasporto ferroviario, il regolamento relativo alle informazioni elettroniche sul trasporto merci e il sistema di interfaccia unica marittima europea.
“Rendere più ecologico il trasporto merci” è l’iniziativa faro 4 della Strategia per una mobilità sostenibile e intelligente che costituisce una vera e propria tabella di marcia per ridurre le emissioni dei trasporti del 90 % entro il 2050, come richiesto dal Green Deal europeo. Molte delle tappe della strategia descrivono in che modo il trasporto merci debba diventare più ecologico, ad esempio raddoppiando il traffico merci su rotaia entro il 2050, garantendo che i nuovi veicoli pesanti siano a zero emissioni entro la stessa data e garantendo la disponibilità di navi oceaniche a zero emissioni entro il 2030.
“Ogni giorno, miliardi di merci viaggiano sulle strade e sui binari ferroviari europei, dai porti e dai valichi doganali fino ai negozi e alle nostre case – ha dichiarato il Vicepresidente esecutivo per il Green Deal europeo, Frans Timmermans – Le nostre proposte contribuiranno a portare sulle strade più autocarri a emissioni zero e a garantire che le merci siano gestite nel modo più sostenibile possibile, indifferentemente dal mezzo su cui viaggiano (camion, treni o chiatte)”.
Di seguito sono sintetizzate le misure proposte dalla Commissione UE.
– Uso più efficiente della capacità ferroviaria
I binari ferroviari sono costosi da costruire e, nell’UE, sempre più congestionati. Il Regolamento proposto ne ottimizzerà l’uso, migliorerà il coordinamento transfrontaliero, aumenterà la puntualità e l’affidabilità e, in ultima analisi, attirerà un maggior numero di imprese di trasporto merci verso il trasporto ferroviario. I passeggeri beneficeranno di servizi ferroviari supplementari in quanto la capacità della rete sarà utilizzata meglio. Questo avrà un impatto positivo sui servizi transfrontalieri, consentendo, tra l’altro, collegamenti più frequenti e una prenotazione anticipata dei biglietti.
Le attuali norme sulla gestione della capacità vengono fissate annualmente, a livello nazionale e su base manuale. Questo va a discapito del traffico transfrontaliero (circa il 50 % del trasporto ferroviario di merci attraversa le frontiere); l’approccio frammentato è infatti causa di ritardi alle frontiere, i quali, a loro volta, ostacolano il funzionamento del mercato unico. Sono frequenti anche i ritardi dovuti alla congestione causata dal mancato coordinamento dei lavori di manutenzione.
La proposta di regolamento sull’utilizzo dell’infrastruttura ferroviaria nello spazio ferroviario europeo unico si basa sul progetto di riprogrammazione degli orari promosso dall’industria del settore. L’obiettivo è rispondere meglio alle diverse esigenze del settore ferroviario: orari stabili e prenotazione anticipata dei biglietti per i servizi passeggeri e spostamenti flessibili dei treni adattati alle catene di approvvigionamento “just-in-time” per gli spedizionieri.
– Nuovi incentivi all’uso di autocarri a basse emissioni
Nell’UE oltre il 50 % delle merci viene trasportato su strada (dati del 2020): il settore contribuisce dunque in misura significativa alle emissioni di gas a effetto serra. La Direttiva sui pesi e sulle dimensioni attualmente in vigore fissa la lunghezza, la larghezza e l’altezza massime per i veicoli pesanti. La proposta di Direttiva rivede tali norme al fine di consentire un peso aggiuntivo per i veicoli che utilizzano tecnologie a zero emissioni, le quali tendono ad aumentare il peso di un veicolo. Questo incentiverà l’adozione di veicoli e tecnologie più puliti. Una volta che la tecnologia si sarà sviluppata e i sistemi di propulsione a zero emissioni saranno diventati più leggeri, anche grazie all’uso di dispositivi e cabine aerodinamiche, i veicoli più puliti beneficeranno di un carico utile supplementare rispetto agli autocarri convenzionali.
Sarà inoltre incoraggiata la diffusione di cabine più aerodinamiche e di altri dispositivi di risparmio energetico, migliorando così il comfort e la sicurezza dei conducenti ed aumentando al contempo l’efficienza dei sistemi di propulsione (meccanismo che trasmette la potenza del motore per muovere il veicolo) a emissioni zero.
La proposta fornirà inoltre indicazioni chiare quanto all’impiego nel traffico transfrontaliero, a determinate condizioni, di veicoli più pesanti e più lunghi, attualmente consentiti in alcuni Stati membri. Ad esempio la proposta indica chiaramente che gli Stati membri nei cui territori sono autorizzati i sistemi modulari europei (EMS) potranno utilizzare tali sistemi anche per operazioni internazionali tra Stati membri confinanti, anche in assenza di accordi bilaterali e senza condizioni che impongano l’attraversamento di una sola frontiera. La stessa quantità di merci potrà così essere trasportata in un minor numero di viaggi.
Per incoraggiare il trasporto intermodale (modalità secondo cui le merci vengono trasportate utilizzando due o più modi di trasporto ma con un’unità di carico standardizzata, ad esempio un rimorchio per container), gli autocarri, i rimorchi e i semirimorchi saranno autorizzati a trasportare un peso supplementare. L’altezza supplementare faciliterà inoltre il trasporto di container a grande capacità (“high cube“) con veicoli standard.
– Contabilizzazione delle impronte di carbonio
La Commissione propone un approccio metodologico comune per consentire alle imprese di calcolare le loro emissioni di gas a effetto serra qualora decidano di pubblicare tali informazioni o siano tenute a condividerle per motivi contrattuali. La metodologia proposta si basa sulla norma ISO/CEN recentemente adottata per la quantificazione e la comunicazione delle emissioni di gas a effetto serra derivanti dal funzionamento delle catene per il trasporto di passeggeri e di merci. Dati affidabili sulle emissioni “da porta a porta” metteranno gli operatori in grado di svolgere valutazioni sui propri servizi e consentiranno ai consumatori di compiere scelte informate sulle opzioni di trasporto e consegna.
“Con tali proposte ci assicuriamo di ottenere il meglio dal mercato unico dell’UE – ha affermato Adina Vălean, Commissaria UE per i Trasporti – Il trasporto merci nell’UE è responsabile di un fatturato annuo di 938 miliardi di euro e, attraverso le nostre iniziative, noi vogliamo aumentare la disponibilità di capacità ferroviaria per le merci e i treni transfrontalieri. Le proposte mirano ad istituire un sistema accurato e omogeneo di conteggio delle emissioni derivanti dalle operazioni di trasporto e a rendere più efficiente il trasporto su strada”.
Fonte: Regioni & Ambiente